La zona meridionale di questo stato si trova a sud del 30°parallelo di latitudine, questo fa sì che si possa coltivare la vite, unica nazione dell’Africa a poter vantare una tradizione enologica.
Rispetto ad altri continenti ha subito ritardo nello sviluppo della produzione e della commercializzazione, questo per la situazione politica durante il periodo dell’Apartheid.
A partire dalla metà degli anni Ottanta un crescente numero di produttori punta su vini di qualità.
Portando risultati in termini di inserimento sui mercati internazionali.
Citta’ del Capo è al centro della zona che per prima a visto la nascita della viticoltura in Sudafrica.
Nel 1600 gli Olandesi, che controllavano all’epoca la zona di commercio tra l’Europa e le Indie ,avevano bisogno di fornire vino e distillati alle navi in sosta a Capo di Buona Speranza. Ciò diede inizio alla coltivazione della vite.
Si fecero arrivare dalla Francia delle barbatelle di Chenin Blanc e Moscato di Alessandria .
Nel 1685 a Costantia fu’ fondata la prima ed anche la più importante Cantina della storia Enologia di questo paese,
Produceva vini dolci prodotti con Muscat Petit Grain e Moscato d’Alessandria.
Nel 1886 arrivò la Fillossera che devastò tutti i vigneti.
Si riprese a piantare vigneti all’inizio e del 1900 con uva Cinsaut, in seguito venne fondata la prima Cooperativa di produttori KWV. Ancora oggi controlla il 25% delle esportazioni di vino e distillati in Sud Africa.
Le uve più coltivate sono di Origine Francese, Chenin Blanc, Chardonnay, Sauvignon, Riesling,Cabernet Sauvignon, Cinsaut, Merlot, Syrah.
Unica uva locale è il Pinotage ( incrocio da Pinot Nero e Cinsaut).
Zone di produzione:
La zona di Produzione più antica è Contantia sul capo di Buona Speranza.
Stellnbosch:Forse la più importante sia per quantità e qualità delle uve.
Clima temperato grazie alle correnti dell’Oceano Atlantico.Si producono anche vini fortificati simili al Porto.
Paarl: Dove si producono vini bianchi e rossi oltre che spumanti e brandy